Scozia

cartina scozia
Nickname
GigiWalt
Durata (giorni)
21
Tipo di Roulotte
ALLCAR 126

Scarica il viaggio in Scozia di Gigi e Walter:  scozia052009.pdf

VALTELLINA – SCOZIA

25/5 – 15/6 2009

Equipaggio:Gigi e Walter
Mezzi:ALLCAR 126 ( 500kg, L f.t. 3,90, H 2,20 L 1,96 ), PEUGEOT 307 S.W. 136cv


25 maggio
Partenza da Sondrio per la scozia. Mi presento con la piccola caravan al gancio direttamente alla palestra del paese dove tengo l’ultima lezione di Tai Ji. Partenza alle 21.00 acclamati da tutti gli allievi meravigliati dal piccolo mezzo cosi ben allestito. Ancora una volta ne approfitto per parlare dei vantaggi del caravan a persone che hanno in bocca solo la parola camper…
Raggiungiamo le autostrade europee via Colico e Lugano circa due ore dopo  e dopo cena ci fermiamo all’area di servizio san Gottardo sud per la notte.

26 maggio
Si parte in direzione frontiera olandese. Il lungo tratto autostradale via Lucerna Basilea Koblenz  Koln è coperto in meno di 10 ore.. la piccola polacca, scodinzola allegramente dietro di noi non avendo stabilizzatore. Io e Gigi decidiamo fermarci per la notte in un campeggio appena passata la frontiera olandese presso Venlo.

27 maggio
Oggi abbiamo un appuntamento con la nave, al porto di Amsterdam- Ijmuiden , della compagnia DFDS –Seaways per Newcastle nel pomeriggio. Questa compagnia offriva il passaggio gratuito al rimorchio. Il prezzo con cabina e colazione intorno ai 300euro. Una cifra ragionevole se si considera la comodità di svegliarsi il mattino alle porte del Vallo di Adriano, evitando tutto il pezzo su suolo inglese. Un poco di concentrazione è richiesta all’arrivo su suolo britannico viaggiando sulla sinistra. Ci sono parecchie giratorie alla francese “roundabout” sulle statali e nei primi bisogna farci l’occhio. Per ambientarci ai modi e tempi britannici si decide una tappa di circa 130km alla volta di Jedburgh negli Scottish Borders. L’entrata sul suolo scozzese è segnalata sopra ad un passo che domina questo bel paesaggio di monti (colline per i valtellinesi). Jedburgh è una bella cittadina con belle strade allineate. Famosa per la sua vecchia grande abbazia senza il tetto e per la presenza di una bella casa dove risedette Maria Stuart nel 1566. Il camping è stato scelto in questa cittadina perché vicino al centro del paese. Spesso in Grand Bretagna i campeggi appartengono a soci di Caravan Club. Ce ne sono due importanti nel Regno Unito e il titolare si direbbe ha la facoltà di decidere se accettare te e il tuo treno nel suo campeggio. Ci ha squadrati un attimo e poi abbiamo sciolto il ghiaccio e ci siamo fermati per alcuni giorni.

29 maggio
Abbiamo approfittato per fare escursioni a piedi , bus, auto verso i punti di interesse della regione come l’ Hermitage Castle, Edinburgh, la campagna e i pubs dove si mangia a mio parere molto bene e con pochi soldi. Un giorno siamo partiti alla ricerca del “Adrian Wall” ma ci siamo volutamente lasciati perdere nelle sperdute campagne e i suoi paesaggi, senza una meta particolare, a volte non mi sembra importante di avere un carnet di visite da “fare” a tutti i costi. Ci diamo degli itinerari indicativi ma rimaniamo sempre elastici con il programma.
Edinburgh, la capitale scozzese si raggiunge comodamente con un Bus di linea, tipo cittadino, che copre i circa 90km ad una velocità folle deviando a sx o dx per raggiungere vari paesini in campagna. Per chi guida è un piacere passare la giornata a guardarsi il paesaggio, le galline, gli orti fiori e le comunità che giocano. La capitale ha palazzi di pietra scura, sembra severa ma gli scozzesi sono molto gentili e ci si sente subito bene. Si è camminato tutto il giorno con il naso all’insù e si comprano dei bei Tartan originali, di qualità con i colori appartenenti ai diversi Clan.

31 maggio
Per cambiare paesaggio ci dirigiamo, via strade comunali, verso il mare e prendere la costale che diventa poi autostrada via Edinburgh in direzione St. Andrews. (foto n. 2). La cittadina è sede della più antica università scozzese e con la sua baia è una delle più belle di scozia. L’antica Cattedrale e il Castello in rovina fanno parte del centro della città e sono molto belli ma St. Andrews  è famosa per i suoi campi da golf, l’Old Course risale al XV secolo. Ci si passerebbe una settimana su questa baia ma le HIGHLANDS aspettano e non vediamo l’ora di agganciare l’ovetto di plastica e ripartire.

01 giugno
Lasciamo St. Andrews alla volta di Inverness, via Dundee, per fermarci sul “Loch Ness”. Ci sono molti castelli nella regione che attraversiamo, fra cui il Balmoral della casa reale, ma non possiamo vedere tutto e il biglietto d’entrata costa in media 10 euro a persona e sono spesso rovine o inaccessibili anche per una foto…Ai camping di Inverness, ben organizzati, preferisco un piccolo camping in fattoria con scuola di equitazione a circa 15km sul lago. Sistemata la caravan vicino alle stalle in mezzo ai prati ci godiamo il Loch Ness lontano dai turisti giapponesi volati fino qui per vedere il “mostro”.


02 giugno
E’ questa la tappa che ci porta nel cuore delle Highlands Scozzesi. Evitiamo Inverness  via strade secondarie e ci portiamo a nord via Tain sulla A836 una strada panoramica ad una carreggiata in direzione Durness paese di 350 abitanti posizionato all’estremo nord del paese.  L’auto con il piccolo caravan se la cava benone ma bisogna stare attenti al poco traffico che si incrocia. Circa ogni 250 metri hanno messo una piazzola di scambio a dx o a sx alternati se il rilievo lo permette. Avvistato il mezzo che scende si calcolano le distanze e il più vicino alla piazzola di solito accosta….si lasciano così anche passare i mezzi più veloci come i motociclisti tedeschi che si trovano ovunque….abbiamo incrociato alcune caravan inglesi sui 5metri di lunghezza timone escluso!!!...il tipo di asfalto di questi luoghi è di quelli estremamente aderenti ma corrosivi, si può lasciare un treno di gomme se si fanno molti chilometri. Gli Highlands “alte terre” offrono paesaggi sconfinati, desolati di una bellezza selvaggia, solo le pecore con un bel musetto ci vivono…ad ogni angolo mi aspettavo di vedere spuntare Braveheart (William Wallace) con il gonnellino di Tartan del suo Clan e la spada e i suoi amici dalle barbe lunghe e i capelli disordinati…i 150km della tappa si coprono in circa 6 ore con calma, facendo foto. L’arrivo a Durness (foto n.3)  è spettacolare con le sue baie e scogliere. Sono belle giornate di sole ed il mare è trasparente e turchese. Il pomeriggio faccio il bagno in mare per pochi secondi, l’acqua fa circa 11 gradi. La notte buia dura poco, siamo quasi alla stessa latitudine di Oslo. Un bel pub in paese ci accoglie per una bella cenetta calda con una buona birra.

03 giugno
Durness-Ullapol 70km su una strada panoramica su e giù a rompicollo per baie e scogliere e falesie. Le più belle tappe sono al nord così selvaggio e disabitato.

04 giugno
Ullapol-Kyle of Lochalsh  90km spettacolari dove si procede sempre lentamente con tante soste e una visita alle cascate Maesach non lontane. Spettacolari e chiuse in una gola stretta., Si arriva presto nel camping e si visita il paese e il suo pub per un buon piatto locale. Quasi ogni paese ha il suo camping ben organizzato. Spesso è fatto obbligo nei camping, di disporre la caravan orientata come tutte le altre per non precludere la vista sulla baia….siamo stati richiamati a proposito. Le sere d’estate arrivano in questi luoghi nuvole di orribili moscerini che pungono e lasciano tracce urticanti sulla pelle e si rientra volentieri in caravan con le finestre chiuse, le zanzariere non bastano..

05 giugno
Partenza sempre intorno alle 8  dopo colazione in direzione sud verso il parco nazionale Loch Lomond.  Ci fermiamo per fare una fare foto del Castello Eilan Donan (foto n.4),  isolato su un isoletta e a quell’ora libero da turisti. A Inverarnan sul Loch Lomond, il lago più grande di scozia,  secondo la nostra guida si trova un pub interessante: il Drover’s Inn, (foto n.5) dalle pareti annerite dal fumo e sudice ma molto popolare, ambiente rumoroso, unico e buon cibo locale. Il camping scelto è lì vicino, fa anche Hotel e si trova a 500mt. dalla piccola stazione del treno che va a Glasgow. L’indomani decidiamo quindi di visitare la città di Glasgow. Interessante la parte moderna lungo il fiume e il centro commerciale ma la città non regge il confronto con la bellezza della rivale capitale Edinburgh. Per quanto riguarda i pasti nei pub locali è spesso usanza di prendere un tavolo, leggere il menu ed alzarsi poi ad ordinarlo alla  cassa pagando in anticipo. Poi ci si accomoda al proprio tavolo e aspetti la chiamata dei tuoi piatti: Abbiamo più volte provato il piatto nazionale lo “Haggis” (polmone, cuore, fegato di pecora tritati, con farina di avena e cipolla bolliti dentro lo stomaco dell’animale) delizioso servito con purè e rape.

07 giugno
Il mattino siamo divorati dai moscerini agganciamo e  partiamo per il gran salto verso la Manica dove contiamo passare una settimana al mare con visite a Portsmouth, Southampton, Brighton (una bella città di mare con suo grande pontile-sale da gioco). Le autostrade inglesi sono belle e gratuite, a parte qualche piccolo tratto. Scopriremo presto sul suolo inglese che le banconote sterline con la scritta “Bank of Scotland” sono spesso mal viste dagli inglesi….una signora in un negozio mi ha guardato male e mi ha detto: We don’t take that!... non prendiamo quelle.. meglio convertirle in una banca. La Scozia e l’Inghilterra è una lunga storia…
Passiamo la notte in un bel camping vicino a Bath bellissima che rimpiango non aver visitato più a lungo. Le campagne inglesi in questa regione sono perfette con i loro cattages, i bassi muri di pietra e tanti fiori.

08 giugno
Mancano circa 120km per il mare e non voglio perdere l’occasione di passare dal sito di Stonehenge. Arriviamo presto il mattino ma già ci sono parecchi autobus di turisti. Ora si entra nel sito ma si circola intorno su un percorso senza più potersi avvicinare. E’ un luogo in ogni caso emozionante e silenzioso. Il pomeriggio arriviamo in un Caravan Park sulla costa vicino a Portsmouth a dir poco gigantesco con migliaia di mobil homes, e piscine riscaldate, centri commerciali sale giochi eccetera. Troviamo la clientela inglese di quei posti piuttosto rozza e disordinata ma abbiamo davanti una settimana di visite sulla costa. Abbiamo fatto un incontro molto piacevole sul porto di Portsmouth un mattino mentre consumavamo un delizioso piatto di frutti di mare serviti freschi su un tavolino davanti al camion che vendeva pesce: un Signore anziano, molto British, si è presentato e ci ha invitato a prendere una birra al suo circolo. Era il Presidente del più antico e conosciuto Club di Vela forse del mondo: Il Portsmouth Sailing Club (foto n. 6). Abbiamo firmato il libro degli ospiti e ci siamo lasciati gli indirizzi….. chissà se ci rivedremo in Valtellina!

14 giugno
Partenza per Dover. Abbiamo il traghetto prenotato nel tardo pomeriggio  per Calais. Essendo arrivati in anticipo paghiamo una penale e prendiamo il traghetto prima, ora c’è voglia di casa…via per il Belgio e le autostrade tedesche. Passiamo 4 ore in un area di servizio per riposare e avanti per Basilea Zurigo Coira il passo del Bernina e casa, dolce Valtellina il pomeriggio del 15.

Conclusione: In questi viaggi vorresti abbracciare e vedere  tutto ma poi è meglio godersela… Alcuni vanno in Scozia per il Trekking o per osservare le balene… si può fare tutto…  ma quanto è bella la nostra Europa con le nostre caravan al gancio… grazie e buon viaggio a tutti

 

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