Alto Adige

Nickname
Lucas
Durata (giorni)
25
Tipo di Roulotte
Knaus 450

Scarica il viaggio di Lucas in pdf: Alto Adige SF_0.pdf

 

ALTO ADIGE DA SCOPRIRE: VALPUSTERIA e VENOSTA

Periodo: dal 29/07 al 22/08/2020

Equipaggio: Lucas : Renata e Luca + Chiocciola Knaus 450 Totale Km percorsi: 2100


Il 2020 è un anno molto particolare perchè il Covid 19 ci ha costretti a molte rinunce, sacrifici e molti giorni rinchiusi nelle nostre case. Anche i nostri progetti per le vacanze hanno subito modifiche e limitazioni per poter garantire il distanziamento.
In origine avevamo pensato ad una vacanza itinerante nel Nord Europa ma, considerando la situazione abbiamo optato per la montagna, precisamente in Alto Adige.
La scelta è stata azzeccata e i posti visitati ci hanno regalato panorami bellissimi e un gran senso di pace e tranquillità.

29/7 E' arrivato il gran giorno, si aggancia verso le 9,15 e si punta il timone verso S.Candido in Val Pusteria, come sempre caldo e molto traffico, in particolare sull'auto brennero le auto con rimorchio non possono sorpassare cosi abbiamo percorso lunghi tratti in coda ai Tir a 60Km/h.
Nel primo pomeriggio arriviamo al camping Olympia, ci piazziamo e dopo aver sistemato tutto facciamo un po' di relax sotto il tendalino.
Serata tranquilla in caravan perchè un venticello fresco aveva raffreddato l'ambiente.


30/7 Ci alziamo con comodo e dopo colazione approfittiamo della bella giornata per visitare Dobbiaco, un paese molto carino con case tipiche trentine dove le rifiniture in legno e i molti fiori sui balconi le rendono molto caratteristiche.
Approfittiamo per fare un po' di spesa e rientriamo in campeggio, ma un problema al tubo del gas mi costringe a fare un piccolo lavoro di manutenzione.
Nel pomeriggio prendiamo le bici e ci rechiamo a Villa Bassa una frazione che si trova a pochi Km dal campeggio, percorriamo la pista ciclabile che scorre parallela al fiume e attraversiamo un bosco dove hanno organizzato un campo giochi per bambini con diverse attrazioni inserite fra gli alberi. Arrivati in paese acquistiamo un po' di leccornie in una macelleria consigliata da amici.
In serata un evento inaspettato ci ha fatto molto piacere, in campeggio abbiamo incontrato l'equipaggio I Martini di Roma e con loro abbiamo passato la serata fra chiacchere e racconti di Icc,

31/7 Ci svegliamo dopo una notte segnata da un temporale tipo diluvio universale, rapido controllo a chiocciola e tendalino e preparazione per la gita al lago di Braies.
La strada per arrivare al lago è bellissima, il panorama ci mostra pascoli verdissimi, pinete e montagne maestose. Arrivati in prossimità del lago un solerte incaricato ci devia per un parcheggio remoto, vista la marea di auto e camper che in poco tempo hanno riempito tutti i posti disponibili. Sistemata la macchina ci incamminiamo verso il lago e decidiamo di percorrere tutto il periplo del bacino. Il paesaggio è a dir poco incantevole peccato che troppa gente si accalca sui sentieri e ti costringe ad un continuo controllo per mantenere il distanziamento.
Naturalmente il posto ha richiamato molta gente per la popolarità che la fiction “A un passo dal cielo”ha creato per questo sito. La passeggiata è stata bella ed emozionante anche se Renata avrebbe voluto incontrare quel gran macio di Liotti. Io ho cercato di consolarla con la mia presenza ma non è servito.
La temperatura si è alzata e anche la fame comincia a farsi sentire cosi rientriamo in campeggio per pranzare al fresco sotto il tendalino.
Nel pomeriggio ci rechiamo a visitare S.Candido, altro paese caratteristico con un bel centro storico
 
dove si passeggia fra negozietti e varie attività commerciali. Nel paese è presente la stazione ferroviaria dove arrivano i treni provenienti da Lienz che riporta i ciclisti che hanno percorso la ciclabile che parte da S.Candido.
Rientro in campeggio doccia, cena e un po' di TV prima di addormentarci.

1/8 Oggi gita a Bressanone, imbocchiamo la statale e subito ci accorgiamo di aver sbagliato giorno, traffico caotico da bollino nero ma, pazienza, siamo in strada e decidiamo di proseguire.
Arrivati a destinazione ci incamminiamo nel centro pedonale e il posto ci da subito una buona impressione, le vie del centro sono ricche di portici e le case rispecchiano lo stile della val Pusteria. Facciamo una pausa per un caffè e al momento di pagare ci viene un coccolone, due caffè al banco 3,60 euro, peggio che in p.zza Duomo a Milano.
Dopo vari giri e scatti fotografici facciamo una sosta mangereccia e partiamo per Brunico. Piazziamo la macchina nel solito parcheggio a pagamento e facciamo un giro per il paese che non ci attrae particolarmente. La cittadina è ordinata e pulita ma, nulla di particolarmente attraente, cosi rientriamo alla base.
In serata ci rechiamo a Villa Bassa a casa di amici che ci hanno invitato a bere un aperitivo in compagnia.

2/8 Siamo a letto e dalla finestra scrutiamo il cielo che si presenta con un colore grigio uniforme ma, abbiamo un appuntamento con I Martini per andare a Cortina e non possiamo mancare.
Ci troviamo all'orario stabilito e partiamo per la meta, lungo la strada il cielo comincia a rasserenarsi e il panorama assume i suoi colori naturali che evidenziano la bellezza della vallata. Giunti a destinazione ci immergiamo nella via centrale che brullica di gente variopinta incurante del distanziamento, i negozi hanno prezzi impossibili e i bar sono inavvicinabili anche per la massa umana che li frequenta. Il paese ci è sembrato troppo costruito per essere un posto di montagna, molte case hanno un'architettura che non si addice allo stile di queste valli. Finito il nostro giro ripartiamo alla volta del lago di Misurina.
Anche qui percorriamo una strada molto panoramica e dopo venti minuti arriviamo sulle sponde del lago. Il posto è molto carino e le sponde del lago fanno da cornice alle montagne circostanti che si specchiano in queste acque cristalline, facciamo una lunga passeggiata e arriviamo ad un albergo isolato circondato da un bosco bellissimo, il luogo ci piace e ci fermiamo per pranzare.
Siamo rientrati da poco in campeggio e riceviamo una telefonata di Damiano (Rulottari Icc) che ci aspetta in reception.
Lo raggiungiamo e contenti di questo inaspettato incontro ci sediamo al bar per bere un aperitivo e fare qualche chiacchera con un simpatico amico . Ci salutiamo e ci ritiriamo perchè una pioggia costante ci accompagnerà per tutta la serata.

3/8 Dopo una notte di pioggia molto fastidiosa ci alziamo con la speranza che il meteo cambi e decidiamo di visitare il lago di Anterselva.
Arriviamo al solito parcheggio a pagamento e prendiamo il sentiero che porta sulle sponde del lago. Camminando notiamo che ci sono diversi cartelli che spiegano come si è formato questo bacino e da che tipo di fauna è frequentato. Il bacino è molto profondo e la montagne circostanti sono ripide con cime molto alte dove in qualche anfratto si vede ancora la neve. Percorriamo tutto il perimetro del lago e una pioggerellina ci costringe a fermarci al riparo di una baita dove consumiamo la nostra colazione al sacco. Nel pomeriggio raggiungiamo I Martini in un posto di ristoro dove ci beviamo un caffè con un'ottima fetta di strudel.
Purtroppo la pioggia non cessa cosi rientriamo per goderci un po' di lettura nella nostra accogliente chiocciola.
4/8 Oggi il tempo è bello cosi pensiamo di fare un giro in bici a Dobbiaco, bene ma, come monto in sella mi accorgo che la gomma anteriore è bucata. Mannaggia, prendo la macchina e vado a comprare il necessario per la riparazione, naturalmente la mattinata è persa. Dopo pranzo, visto che si è annuvolato prendiamo la macchina e andiamo a Dobbiaco per un giretto in centro.

5/8 Dopo una notte da brividi (5°C e stufa accesa) ma, bel sole al mattino, decidiamo di andare a Lienz sulla pista ciclabile che parte da S.Candido.
Breve consultazione con I Martini e partiamo con bici, carrellino, bimbo e cane. La pista è lunga 44Km e leggermente in discesa cosi la fatica è ridotta al minimo, facciamo una sosta alla Loaker per comprare un po' di cose golose e riprendiamo a pedalare fino ad un punto di ristoro dove ci fermiamo per pranzo con birra e specialità tirolesi.
Riprendiamo la pista che è trafficatissima ma molto panoramica, direi che la parte migliore e quella Italiana dove l'alternanza di prati, montagne e fiume ci regala molte emozioni.
Dopo tanti Km percorsi e un discreto dolore al fondo schiena arriviamo alla stazione di Lienz dove prendiamo il treno che ci riporterà alla base.
Siamo stanchi ma soddisfatti della bella giornata passata in bici con la compagnia dei Martini che nonostante bimbo piccolo e cane al seguito hanno pedalato senza problemi.


6/8 Oggi gita in vetta sempre con i Martini, la meta è il monte Baranci, una montagna dove tramite gli impianti di risalita, in inverno si scia su diverse piste con pendenze percorribili anche da sciatori meno esperti. Raggiungiamo la vetta in seggiovia e dopo aver fatto una passeggiata nel bosco lungo il sentiero del Regno del Gigante Baranci ci piazziamo su un bel prato per consumare la nostra colazione al sacco.
Al ritorno, mentre gli altri scendevano in seggiovia, ho preso il FunBob che è un bob che scorre su un binario lungo il percorso della pista da sci con pendenze variabili e tante curve, la cosa è emozionante e molto divertente.


7/8 Altra giornata a zonzo per la Val pusteria. Si parte per la Valfiscalina in zona Sesto.  Questa volta parcheggiamo gratis e ci incamminiamo sul sentiero, inutile dire che anche qui la natura ci offre il suo spettacolo.
Arriviamo al rifugio in fondo valle e dopo una breva attesa ci sediamo per pranzare, il menu offre diversi piatti golosi ma, vediamo un cameriere che sta servendo un risotto verde, ci informiamo e scopriamo che è un piatto fatto con gli aghi del pino mugo. Non abbiamo dubbi, ordiniamo risotto per tutti e devo dire che quel riso accompagnato da funghi porcini è stato uno spettacolo.
Naturalmente abbiamo terminato con ottimo dolce e caffè.
Ripercorriamo il sentiero e rientriamo in campeggio, ultimo giorno in Valpusteria, prima di sera ci prepariamo per la partenza di domani.


8/8 Di buon mattino salutiamo i Martini e puntiamo il timone in Valvenosta, destinazione Prato allo Stelvio. Il viaggio si presenta subito difficoltoso, la statale della Valvenosta è trafficatissima e si procede a rilento in tutti e due i sensi di marcia. Dopo quattro ore, finalmente arriviamo al camping Keifernhain ma, purtroppo, la sbarra è chiusa per l'ora di riposo.
Poco male, parcheggiamo il treno e con calma ci accomodiamo in dinette per pranzare.
Alle 14,30 entriamo e ci assegnano una mega piazzola con ghiaino e totalmente ombreggiata da moltissimi pini. Dopo esserci piazzati ci sediamo in sdraio e cominciamo ad assaporare la bellezza di questo posto, dove quiete e clima perfetto ci rendono soddisfatti di aver scelto questo campeggio.
 
9/8 E' il primo giorno in Valvenosta e decidiamo di concederci una giornata di relax per goderci questa bella giornata di sole. Prendiamo le bici e andiamo in paese che è vicinissimo al campeggio, facciamo qualche giretto e ci infiliamo in un supermercato per ripristinare il frigo di varie cibarie . Dopo pranzo voglio farmi una pennichella sdraiato nel mio lettone ma, continuo a sentire un ronzio persistente che non mi fa addormentare. Mi alzo e comincio ad ispezionare la chiocciola finchè scopro che nell'aereatore sopra il letto c'è un grosso favo di vespe, devo assolutamente toglierlo senza che le bestioline si scatenino su di me con i loro pungiglioni.
Decido di punzecchiare il favo dall'interno e quando ho visto che erano rimaste in poche, con guanti e sacchetto l'ho strappato e buttato.
Dopo questa operazione abbiamo fatto un po' di chiacchere coi vicini che sono caravanisti emiliani e semi stanziali, infatti sono 25 anni che vengono in questo campeggio (che costanza!).
Serata tranquilla con un po' di TV.


10/8 Basta oziare, oggi si va a visitare il lago di Resia, dove a pochi metri dalla riva emerge il campanile dalla chiesa sommersa, in quanto nel periodo fascista il regime ha imposto l'evaquazione dal paese perchè con la costruzione della diga tutte le case sarebbero state sommerse dalle acque del lago artificiale.
Partiamo in macchina e dopo mezz'ora arriviamo a Curon dove lasciamo l'auto e proseguiamo a piedi lungo una sponda del lago, procediamo fino ad arrivare alla diga dove scattiamo un po' di foto. Dopo un pranzo al sacco riprendiamo l'auto e andiamo a visitare il paesino di Glorenza, un piccolo gioiellino in stile Altoatesino.
Alla sera invitiamo i 5Cencia a mangiare un risotto con le fragole cucinato da Renata.
Durante la cena ci siamo collegati con Carla (Rugantino) e Marinella ( Lucio0505 ), cosi fra risotto, battute e tante risate finiamo in bellezza la giornata.


11/8 Oggi abbiamo un compito importante da svolgere, dobbiamo rifornire la dispensa. Approfittando del giorno di mercato e facciamo una passeggiata a piedi fino in paese e acquistiamo cibarie varie per i prossimi giorni. Dopo pranzo andiamo a visitare il camping Latsch a Laces, dove probabilmente Icc farà il raduno di capodanno. Il campeggio è molto carino e curato con servizi puliti e riscaldati, le piazzole sono ampie e il gestore garantirà l'utilizzo della sala ristorante per ritrovarci in compagnia e al caldo.
Salutiamo i gestori e partiamo in direzione Valmartello, la strada come sempre è panoramica ma, a differenza delle altre valli, questa è molto stretta con montagne molto alte e ripide.
Procediamo con curve continue e raggiungiamo la diga che ha dato luogo ad un bellissimo lago alpino dalle acque limpidissime.
Foto di rito e sosta presso un consorzio dove vendono prodotti locali, acquistiamo fragole, frutti di bosco e marmellate ai vari gusti.
Alla sera un po' di chiacchera sotto al tendalino con gli amici 5Cencia e a nanna.


12/8 Gita al passo dello Stelvio. La strada inizialmente è leggermente in salita e attraversa paesini e boschi verdissimi ma, dopo pochi Km si comincia a salire con pendenze importanti e tornanti stretti e impegnativi, Renata è tesissima ma, non dice nulla anche se è evidente che l'ansia traspare da tutti i suoi pori. C'è molto traffico e molti ciclisti, che pedalano con grande sforzo per raggiungere il passo che si trova a 2780 mt.
Arrivati in vetta ci beviamo un caffè e scattiamo un po' di foto. Guardandoci attorno vediamo diverse strutture che un tempo ospitavano prestigiose scuole di sci estivo e ora sono semi abbandonate perchè il ghiacciaio si è molto ritirato e non consente più l'utilizzo coma pista da sci. E' ora di pranzo ma, non vogliamo farci rapinare dai pochi locali presenti, cosi rientriamo in campeggio.
Una telefonata ci fa molto piacere perchè è un altro equipaggio di Icc (Caiusmario) che ci verrà a trovare nel pomeriggio e assieme a 5Cencia, davanti ad un caffè, ci racconteremo un po' di esperienze vacanziere.


13/8 Giornata un po' nuvolosa cosi con i 5Cencia decidiamo di visitare Merano. Si parte con qualche goccia di pioggia ma, arrivati in città il celo si apre e un bel sole ci regalerà una buona e calda giornata estiva.
Giriamo a piedi per il centro storico dove una folla di turisti ci circonda senza nessun riguardo per il distanziamento sociale. La città è bella e accogliente con le sue vie e case con molti portici dove vari negozi alimentari espongono leccornie tipiche del luogo.
Ci mangiamo un'ottima pizza e rientriamo in campeggio, unica nota negativa il costo del parcheggio che per tre ore ci ho dovuto pagare dieci euro.
Nel pomeriggio lettura in caravan sotto una pioggerellina costante e fastidiosa.


14/8 Giornata grigia e piovosa, restiamo in campeggio e con i 5Cencia passiamo la giornata ad oziare sotto il tendalino.


15/8 Oggi è ferragosto e in campeggio gli ospiti si stanno organizzando per pranzi, grigliate e brindisi vari, noi siamo controcorrente e vista la bella giornata carichiamo le bici in macchina e ci dirigiamo al lago di Resia.
Siamo in anticipo sui vari gitanti così riusciamo a parcheggiare vicino alle sponde difronte al campanile affiorante.
Scarichiamo le bici e via lungo il periplo del lago, la pista ciclabile costeggia per buona parte le sponde regalando bellissimi scorci sulle montagne circostanti. Una parte della pista si stacca dalle sponde e con vari sali/scendi si inoltra in zone boscose e molto ombreggiate. Il giro è molto bello e panoramico anche se il traffico di bici e pedoni a volte ci mette in difficoltà, comunque proseguiamo fino ad un punto panoramico dove pranziamo al sacco.
Qualche nuvola si affaccia all'orizzonte e per precauzione facciamo rientro in campeggio dove faremo una merenda e un po' di lettura.

16/8 Come concordato oggi ci verrà a trovare Damiano (I rulottari di Icc) da Bolzano.
Renata per l'occasione ha preparato un buon pranzetto con spaghetti all'amatriciana, cotolette, insalata alla griglia, fragole della Valmartello e cafferino.
Siamo un po' cotti per il pranzo e per il vinello, così ci mettiamo comodi all'ombra del tendalino e ci raccontiamo come abbiamo passato il periodo di clausura dovuto al Covid 19.

17/8 Guardiamo la cartina dei posti da visitare e vediamo che sulla strada per il passo di Resia c'è un castello arroccato dove è possibile visitare l'interno. Ci prepariamo e in poco tempo arriviamo a destinazione ma, una brutta sorpresa ci coglie impreparati, tutti i castelli visitabili sono chiusi al lunedi.
Rientriamo per pranzo e una telefonata di altri amici Icc (Carado e Slowmotion) ci coglie di sorpresa, anche loro sono a Prato allo Stelvio ma, nell'altro campeggio.
Ci diamo appuntamento per una passeggiata sul sentiero didattico che si snoda nel bosco adiacente il paese.
La camminata è stata piacevole ed interessante per le diverse postazioni dove pannelli informativi illustravano la vegetazione e la fauna del bosco.

18/8 Sembra che il meteo non si voglia sistemare ma, nulla ci ferma, cosi alle 9,45 si parte per la Valsenales.
Lungo la strada una pioggerellina ci accompagna rendendo l'ambiente un po' autunnale ma, confidando in un cambiamento del tempo proseguiamo lungo la vallata che ci porterà a destinazione.
La strada ad un certo punto costeggia il lago di Vernago, uno specchio d'acqua color smeraldo con riflessi sulla sua superfice i boschi e le montagne circostanti.
Ancora pochi Km e giungiamo in fondo valle dove parcheggiamo e prendiamo la funivia che ci porta in vetta.
All'arrivo ci guardiamo intorno e vediamo solo pietraie e un panorama insignificante, ben presto ci rendiamo conto di aver sbagliato funivia, quella giusta era un'altra. Pazienza, vista l'ora decidiamo di pranzare nell'unico ristorante presente. Sognavamo già un bel piatto di polenta e funghi e/o tris di canederli ma, il cuoco si era infortunato e la cucina preparava solo panini, neanche buoni, che delusione.
Riprendiamo la funivia per rientrare e intanto è spuntato il sole, ci infiliamo sulla statale in direzione campeggio ma, un brutto incidente ci costringe a restare fermi sotto il sole per più di un'ora.
Arrivati in campeggio mi sono fiondato in piscina per una nuotata rilassante.

19/8 Questa mattina mi sono alzato con un forte dolore alla schiena così, invece di fare la ciclabile fino a Merano sono andato da un fisioterapista in paese.
Mi ha manipolato per un'ora dandomi mille spiegazioni per la mia contrattura ma, il dolore non si attenuava.
Dopo pranzo, visto che il male mi dava un po' di tregua abbiamo preso le bici e siamo andati a vedere una zona di laghetti vicino al campeggio. Il posto è molto caratteristico con questi specchi d'acqua circondati da un verde rigoglioso e diversi punti di sosta per prendere il sole e fare pic-nic. Serata tranquilla e chiacchere con i vicini.

20/8 Oggi non ci sono scuse, schiena permettendo prendiamo le bici e ci dirigiamo verso l'imbocco della ciclabile di 55Km che ci porterà a Merano. Il percorso è molto bello e nella prima parte è circondato da immensi meleti che sono disposti con una precisione millimetrica. Il percorso è facile anche se ci sono un po' di sali /scendi e il panorama varia di continuo fra campagna, boschi, fiume e paesini molto caratteristici.
Verso mezzogiorno attraversiamo il fiume su un ponte di legno coperto, solo per pedoni e ciclisti e raggiungiamo la mitica birreria Forst. Siamo fortunati, la fila per pranzare è cortissima e dopo pochi minuti ci accomodiamo in giardino e ordiniamo tris di canederli con crauti e speck più una porzione di patatine e naturalmente birra rossa per me e chiara per Renata.
Dopo pranzo riprendiamo la pista ciclabile che con una serie di tornanti strettissimi ma in discesa ci porterà alla stazione ferroviaria di Merano.
Tanto per gradire a 2 Km dalla stazione la mia gomma posteriore decide di bucarsi. Non ho voglia di smontare tutto per ripararla, cosi proseguo con la gomma a terra fino alla stazione dove prendiamo il treno che ci porterà in campeggio.
La giornata è stata bella e intensa ma purtroppo alla contrattura si è aggiunto anche il fondoschiena che dopo 55Km si è fatto sentire.21/8 Ultimo giorno a Prato allo Stelvio e ultima visita ad un'altra bellissima vallata. Dopo colazione saliamo in macchina in direzione Vallelunga. La strada è breve e arrivati all'ultimo parcheggio disponibile ci incamminiamo su un sentiero praticamente pianeggiante con scorci da cartolina.
Arrivati al rifugio non poteva mancare un buon pranzo con polenta, gulasch, birra e naturalmente per finire, una fetta di strudel con panna. Quattro chiacchere con i vicini di tavolo e rientro in campeggio.
La vacanza stà per finire e cominciamo a prepararci per la partenza di domani.

22/8 Partenza di buon mattino, strada scorrevole fino a Merano.
Entrati in autostrada subito fermi, traffico da bollino nero e code fino ad Affi. Risultato sette ore di viaggio con la mia schiena super dolorante.

Conclusioni
Abbiamo fatto una vacanza all'insegna della tranquillità facendo le cose con i dovuti tempi senza l'ansia di vedere più cose possibili ma, cercando di godere al massimo ciò che abbiamo programmato con qualche variante ben accetta.
Il Trentino è una regione molto ospitale con innumerevoli posti da visitare, non abbiamo avuto difficoltà nei campeggi e con i locali, anche se hanno qualche difficoltà a parlare Italiano.
La montagna ha sempre un fascino particolare e per chi sa cogliere i suoi segreti rimarrà un ricordo da archiviare nell'album delle vacanze più belle.

 

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